lunedì 6 febbraio 2012

PASTA CHOUX DI LUCA MONTERSINO


..era da quando mi sono sposata, ormai quasi 5 anni fa che non facevo dei bignè..

Non vi ho mai raccontato com'è iniziato il mio matrimonio, lo farò adesso, così capirete perchè non ho più ripetuto questa ricetta..

A parte il "pre", cioè la settimana prima delle nozze, dove c'è stata una discussione talmente violenta che sono stata sul punto di far saltare tutto, il bello è arrivato dopo, cioè la prima settimana effettiva di matrimonio. Ci sposiamo un sabato pomeriggio di sole e vento, deve esserci freddo visto che tutti hanno i maglioni, ma io sono senza maniche, e forse per la tensione, sto bene. La sera durante la cena inizia a piovere, io mi intestardisco a voler fare una foto particolare davanti al castello illuminato, e quindi dopo cena, all'una di notte, fuori all'acqua, a fare mille scatti in cerca della luce giusta, e sotto la pioggia non è facile. Arriviamo a casa, perdo un'ora per togliere un numero illimitato di forcine e mollette dai capelli, perdo riso e coriandoli da tutte le parti.. sono a pezzi, vado a letto, troppo stanca per qualunque cosa, non si consuma e non mi faccio nemmeno la doccia. Domani è un altro giorno.. Buonanotte!

La domenica mattina apro gli occhi sentendo un urlo dal bagno "Ma noooo!!!".. il marito disperato, che non può far altro che constatare una perdita dal bidet.. si chiude l'acqua all'altezza del contatore per fermare la perdita, e ancora niente doccia.. Sono anche mezza raffreddata, a fare la fighetta mezza nuda il giorno prima.. Ed è domenica mattina.. che idraulico si chiama?? La prima persona che ci viene in mente è un amico di lui, tra l'altro deluso per non essere stato invitato nè al matrimonio nè al suo addio al celibato.. Quindi mangiamo una fetta di stomaco e lo convochiamo.. Vabbè, intanto gli facciamo vedere la casa, si fanno 2 chiacchiere, la perdita scopriamo che è nella parte di tubo dentro al muro e quindi c'è pure da spaccare una mattonella.. un discreto giramento di scatole... Ma almeno si riapre l'acqua e si può fare la doccia. Per scoprire che le guarnizioni di silicone del piatto doccia hanno fatto in tempo a seccare (la casa, mobilio a parte, era finita e inutilizzata già da qualche anno) e anche quelle hanno iniziato a perdere, ma in più punti, tanto che il problema è stato risolto definitivamente solo settimane dopo.. Superati i problemi di idraulica, i giorni iniziano a scorrere, facendo le valigie, che il sabato poi si sarebbe partiti per le Maldive.. Arriva il mercoledì, chiamo a cena mio fratello e la moglie, per inaugurare la cucina. L'antipasto l'ho deciso da tempo, un bel bignè salato con ripieno di robiola prezzemolo e prosciutto cotto. Al pomeriggio sono ai fornelli a fare i bignè, pregustando già la cena, ed ecco che inizia a farmi male un piede, improvvisamente, fortissimo, ma male da non riuscire a stare in piedi, proprio alla base di un dito me lo sento come esplodere. Mi stendo un pò ma non fa che peggiorare.. niente, la cena salta. (e per cronaca quando la recuperiamo ho bruciato le patate, e pure la pentola in cui le cuocevo..). E io sono un pò disperata, ero ferma in piedi, e d'improvviso sto dolore bestiale.. Cosa può essere successo??? La mattina dopo vado dal medico che mi dice che ho la gotta, malattia che io credevo confinata al Medio Evo, presa non so come visto che non mangio moltissima carne e non bevo vino (e di solito la si prende abusando di queste due cose) e che devo fare una cura di qualche giorno con una pastiglia che mi prescrive, facendo attenzione a mangiare cose molto asciutte però, perchè quelle pastiglie danno dissenteria.. no porca vacca come faccio.. di lì a due giorni ho 10 ore di volo... che meraviglia il viaggio di nozze passato in bagno.. non ci posso pensare. Per fortuna il sabato sto bene, interrompo la terapia (che per altro non aveva avuto gli effetti che si pensava) e il piede va molto meglio. Poi si è scoperto che un osso aveva dato forfait per abuso di tachi a spillo (che si portavano a spasso un peso non proprio piuma, aggiungo io..) e non essendo stato visto e fasciato o ingessato in tempo, l'osso che si era incrinato si è saldato storto e a tutt'oggi non riesco ancora a portare tacchi alti.. No, 'fanculo, io i bignè non li faccio più!!!

Fino ad oggi.. (e adesso cosa devo aspettarmi che succeda nei prossimi giorni??)

Sono a dieta e mangio un dolce a settimana, e quel dolce lo voglio fatto bene. Mi faccio un profiterol. E me lo voglio gustare già mentre lo preparo, iniziando dai bignè! Con 1/4 delle dosi ho fatto 2 teglie come quelle in foto.

Ingredienti:

1080 gr uova intere

735 gr acqua

665 gr burro

105 gr latte

700 gr farina

1 pizzicone di sale

Procedimento:

Mettere a scaldare l'acqua con dentro il burro ed il sale. Tenere il fuoco basso finchè non si scioglierà il burro e poi portare a bollore. Se l'acqua inizierà a bollire troppo presto evaporerà e la ricetta si sbilancerà in liquidi. Raggiunto il bollore versare la farina tutta in un colpo, e mescolare fino ad ottenere un panetto unico, compatto, che si staccherà dalle pareti della pentola. Far tostare un attim la farina e togliere dal fuoco, trasferendolo nel cesto della planetaria o in una ciotola se lavorate con un frullino elettrico. Aprire l'impasto per farlo stiepidire un pò, iniziate a girarlo, e unite il latte, che lo farà raffreddare ulteriormente. Unite quindi le uova, una alla volta, lentamente, aspettando che sia assorbito il precedente prima di inserire il successivo. La consistenza finale deve essere simile a quella della crema pasticcera, fluida, e un pò "collosa". Ungere leggermente una teglia da forno e formare i bignè con una tasca da pasticceria. Cuocere in forno statico a 220° per circa 20 minuti.

Si consiglia il forno statico perchè il ventilato potrebbe deformare i bignè.

E' preferibile non usare carta forno in quanto il foglio è molto leggero l'impasto non riuscirebbe ad "aggrapparsi" a dovere per crescere, con il risultato che il fondo si staccherebbe e non sarebbe più piatto, ma il bignè risulterebbe come una pallina. Stessa cosase il fondo è troppo unto. Si consiglia quindi di imburrare la teglia e togliere con uno scottex l'eccesso di grasso, lasciandone appena un velo sottile.

15 commenti:

lidia ha detto...

non capiterà nulla...Gustati i bignè....che è meglioooo...Bacioni....

Flò ha detto...

Che storia!!! I effetti non si consuma mai la prima notte i nozze perchè si è così stanchi che appena prendi in letto è fatta!! Ma sei partita per le Maldive? Cmq i bignè sono venuti benissimo...anche io li ho fatti e sono sempre uno spettacolo!

Vicky ha detto...

@ Lidia: grazie, eh eh, già spazzolati.. :D
@ Flo: si alla fine sono partita, ed è andato tutto bene!!

Acquolina ha detto...

che avventura! tubi rotti, pioggia e dolori ma poi il viaggio sarà stato bellissimo!
la dieta ti stimola dolci fantastici, la provo anch'io (la dieta!) :-D bacioni

Viviana ha detto...

Porcaccia miseria...che avventura il tuo matrimonio....forse è per questi "inconvenienti" (che di sicuro non mi mancherebbero!!) che non mi decido a fissare la dataaaaa!!!!!
Ps. W i bignés!!!

Anonimo ha detto...

caspita, le disavventure avvengono sempre tutte insieme, ma per fortuna c'e un lieto fine!com'è andata questa volta?!anche io ho un 'cibo sfigato', sono i crostoli ferraresi, ogni volta che li faccio ci si ammala tutti in casa!

Vicky ha detto...

@ Fra: si un posto da favola!! Nella dieta però metti in conto discrete sofferenze ;D
@ Viviana: fissala fissala.. ;D
@ Ale: lo dico piano, ma per ora tutto ok, anche se stamattina sono andata vicino a fare un bel danno al cancello di casa.. ;D

La cucina di Molly ha detto...

Che storia la tua!L'importante che poi si è tutto risolto!Comunque i tuoi bignè sono perfetti!Ciao

Vicky ha detto...

@ Molly: si il viaggio e la casa sono stati salvati ;) Grazie!

Anonimo ha detto...

sono capitata qui per caso, e perdonami, ricetta a parte nel leggere la storia ho riso tanto!grazie!

Calogero Mira ha detto...

Grazie mille per la ricetta dei bignè di Luca Montersino.

Vicky ha detto...

Oooops scusa, ho visto solo ora!!! Imperdonabile ;)))

Vicky ha detto...

Figurati ;D

Unknown ha detto...

Ma 1080 di uova pesate con guscio o senza? A me sembra un'esagerazione. Sapendo che un uovo all'incirca senza guscio pesa 50gr.ciò significa che 1080gr sono 21 uova!!! Su una quantità di farina di 700gr.

Vicky ha detto...

La dose di uova è corretta, ho controllato anche sul libro, considera che devono allentare l'impasto fino ad averlo della consistenza di una crema, quindi in proporziona la farina non deve essere molta. E vanno pesate sempre senza guscio. 50 gr circa per un uovo medio, 60 quelli grandi.
Scusa il ritardo ma dal cell non vedo le notifiche sui commenti e mi collego solo ora dal pc!