martedì 30 novembre 2010

FINGER CARCIOFI E UOVA


Qualche tempo fa Gianfranco ci ha proposto durante un corso, una sorta di "destrutturazione" di una quiche ai carciofi, composta da un bicchierino con un fondo di carciofi, dell'uovo strapazzato a ricordare l'apparecchio legante, e un crumble di pasta brisèe. Semplicemente speciale. Io per velocizzare la cosa ho omesso il crumble, lasciando un bocconcino sfizioso arricchito però con del prosciutto cotto.. sia mai che risulti un piatto troppo leggero!!

Ingredienti:
2 carciofi
1 fetta di prosciutto cotto
1 uovo
pepe
sale
olio evo
Brodo vegetale qb

Procedimento:
Pulite i carciofi e tagliateli a spicchietti. Rosolateli in un filo d'olio e portate a cottura con del brodo vegetale, tenendoli coperti a contatto per evitare che anneriscano eccessivamente. A parte cuocete l'uovo in un padellino appena unto d'olio, salate e pepate. A me piace che non sia completamente cotto, che rimanga un pò cremoso, ma in questo periodo in cui devo stare attenta a qualunque cosa ho prolungato la cottura.. Quando i carciofi sono pronti aggiungete il prosciutto tagliato a striscioline, e montate i bocconcini. Carciofi sul fondo e un piccolo assaggio di uovo. Ancora una spolverata di pepe e via in tavola ben caldo. Se volete provare con il crumble è ancora meglio, in alternativa, io ho portato in tavola dei crostini da scricchiolare sotto i denti, l'effetto cric-crock è comunque quello! :)

venerdì 26 novembre 2010

CREMA PASTICCERA DI LUCA MONTERSINO

Noooooo! Ho appena scritto un post lunghissimo su sta crema e mi si è cancellato tutto mentre cliccavo su "pubblica post"... Ci riprovo! Dicevo.. io l'ho leggermente modificata per alleggerirla, visto che l'avrei ben condita dopo, ma vi indico le dosi dell'autore, per potervi permettere di rifarla come da manuale!

Ingredienti:
800 gr latte intero
200 gr di panna fresca (io tutto latte)
300 gr di tuorlo (io uova intere)
300 gr di zucchero semolato
35 gr di amido di mais
35 gr di amido di riso
1/2 bacca di vaniglia

Procedimento:
Mettere a scaldare latte e panna, con la bacca di vaniglia privata della polpa (che potrebbe finire nella pellicina del latte, e non aromatizzare più!). I semi che avrete tolto aggiungeteli allo zucchero. Montate le uova, ma montatele proprio, belle gonfie e spumose, quasi come per un pan di spagna. Aggiungete lo zucchero con la vaniglia, e, a mano, gli amidi. Quando il liquido bollirà versare la montata di uova, che galleggerà per effetto dell'aria che avrà dentro, e non rischierà di bruciare attaccandosi sul fondo. Le uova acquisteranno calore dal latte che bolle sotto di loro. Quando spunteranno le prime bollicin intorno alle uova, sarà sufficiente dare un paio di colpi con una frusta e il tutto sarà ben addensato. Ovviamente, fermi gli ingredienti, si può procedere anche con il metodo classico. Adesso sarà sufficiente togliere la crema dalla pentola e farla raffreddare velocemente, con l'abbattitore per chi ce l'ha, sul davanzale, fichè la stagione lo permette, o spatolandola su un piano freddo per far disperdere il calore nel più breve tempo possibile. Alcune informazioni aggiuntive: la panna serve a dare maggiore cremosità e rotondità di gusto, l'ho omessa perchè con questa crema avrei fatto una chantilly, aggiungendo già tanta panna. Le uova possono variare da 150 a 450 gr su litro di liquido, ovviamente questo porterà risultati ben diversi. Solitamente più aumentano le uova e più cala lo zucchero. Regolatevi in base all'uso che ne dovete fare. La crema non è stata addensata con farina perchè non sempre fa in tempo a cuocere e potrebbe restare un fastidioso sapore di farina cruda. Inoltre gli enzimi della farina, assenti negli amidi, si nutrono del "gel" della crema, pertanto se la fate con anticipo, questi consumeranno la parte cremosa, lasciano un residuo meno denso e più acquoso. L'amido di mais conferisce resistenza, mentre l'amio di riso porta cremosità, questa combinazione di entrambi i prodotti darà un risultato stupefacente, da provare assolutamente. Ecco, mi sembra di aver riscritto tutto.. adesso sta a voi, mettetevi ai fornelli, e se non dovete farci un dolce, mangiatela semplicemente a cucchiaiate (magari in questo caso diminuite un pò lo zucchero, che a mio gusto il risultato è un pò toppo dolce)!

martedì 23 novembre 2010

GRAZIE A..


Grazie a Francesca, alias Acquolina, per avermi spedito le tanto attese Fave Tonka! Sono arrivate oggi e sto già cercando l'ispirazione giusta per il loro utilizzo!! Ovviamente poi vi farò sapere... Grazie ancora!!!!!

domenica 21 novembre 2010

GNOCCHI DI PATATE


Voglia di.. gnocchi!!!!! Quindi coraggio, pochi ingredienti e veloce esecuzione, non ci sono scuse!

Ingredienti:
1 kg di patate
2 uova
400 gr di farina
farina di supporto

Procedimento:
Lessate le patate in acqua salata, partendo da acqua fredda e calcolando circa mezz'ora dall'inizio del bollore, devono risultare morbide. Poi passatele allo schiacciapatate, e ancora tiepide, impastatele con la farina (se le uova sono grandi potrebbe servirvene un pò di più, io ne avrò sata circa 500gr) e le uova. Le proporzioni ce le aveva date tempo fa Matia Barciulli durante un corso svolto alle Tamerici, e garantisco che il risultato è veramente ottimo, gli gnocchi rimangono ben legati grazie alle uova e non si sente la farina che spesso prevale sul gusto delle patate.. Io per fare più velocemente mi preparo tutti i salamini ben infarinati e li taglio tutti insieme. Sarà poi necessario lessarli brevemente in acqua salata, giusto il tempo per farli risalire a galla. Io poi li ho buttati in una pirofila con sugo di pomodoro (polpa un pò grossa, non passata) cotta partendo da un buon soffritto di cipolla, e coperti da una manciata di grana grattugiato.. mmmhh.. le voglie vanno tolte no? Ma anche in bianco con un filo d'olio e una spolverata di grana sono buoni.. provare per credere! Comunque la cosa più "zozza" ma che mi piace quasi più degli gnocchi appena fatti sono.. gli gnocchi stessi, col pomodoro ovviamente, il giorno dopo, FREDDI DA FRIGO! Spaziali... rischio una congestione ogni volta ma li adoro.. vi prego ditemi che non sono l'unica!!!!

lunedì 15 novembre 2010

IL PAN DI SPAGNA CLASSICO DI LUCA MONTERSINO

Sto per postare una ricetta del mago della pasticceria, e inizio dandovi un paio di basi che ho utilizzato per la realizzazione. Iniziamo dal pan di spagna. Le dosi sono per 2 stampi da 18, a me ne bastava uno e ho quindi fatto metà dose. Il risultato super soffice lo vedete nella foto. I resti ce li siamo mangiati 3 giorni dopo ed erano ancora morbidissimi..

Ingredienti:
250 gr di uova intere
175 gr di zucchero semolato
150 gr di farina 00
50 gr di fecola
1 bacca di vaniglia

Procedimento:
Beh, quello classico! Montare le uova con lo zucchero, fino ad ottenere un composto spumoso. Portarle a 40/45° aiuterà la massa ad incorporare aria, ma attenzione, mettere le uova sul fuoco insieme allo zucchero e mescolate continuamente, od otterrete una fritatta. Questo procedimento preventivo scioglierà lo zucchero permettendovi anche poi di iniziare a sbattere le uova già alla massima velocità. In alternativa potete scaldare il cestello della planetaria con un cannello, o se avete un Bimby o il Cooking Chef fa già tutto lui! Mentre monta setacciate farina e fecola insieme. Unire i semi di vaniglia alla montata di uova ed aggiungere le polveri a mano con un cucchiaio o una spatola facendo attenzione a non smontare. Mettere poi il composto negli stampi senza sbattere o livellare troppo. Cuocere a 180° per 15/18 minuti. Perfetto!

venerdì 12 novembre 2010

CREMA DI FINOCCHIO CON POLPETTE DI SALMONE


Metto un sacco di etichette perchè potete variare la ricetta utilizzando una cosa o l'altra, e in base alla quantità, farne un piatto unico, un primo, un secondo o un appetizer. Io ne ho fatto un piatto unico, servendo entrambe le cose in un piatto fondo. Nella foto vedete la versione antipasto per due, con le polpette da intingere nella crema. Insomma, è molto versatile, potete giocare anche su contrasti di temperature, crema calda e polpette tiepide, o tutto caldo..! Ho leggermente variato la ricetta di Gianfranco utilizzando quello che avevo in casa..

Ingredienti:
Per la crema:
400 gr di finocchio pulito
180 gr di patate
30 gr di trito aromatico
150 gr di cipolla bianca
50 gr di latte intero
grana grattugiato, olio, sale, pepe qb
Per le polpette:
300 gr di salmone
50 gr di mollica di pane
50 gr di patata lessa
50 gr di albume
prezzemolo, latte, pane grattugiato, sale qb
olio per friggere

Procedimento:
Preparate la crema facendo rosolare in un filo d'olio il trito e la cipolla ridotta a cubetti. Unire le patate, anche loro a cubetti, e il finocchio, tagliato grossolanamente. Regolare di sale e pepe e portare a cottura coprendo con acqua. Quando le verdure saranno tenere, frullare con il mixer, aggiungendo grana e latte per rendere ancora più cremoso! Passare quindi alle polpette: ammollate il pane nel latte, strizzatelo, e unitelo al salmone precedentemente tritato. Impastare con l'albume, unire il prezzemolo e un pizzico di sale. Formare delle palline di circa un paio di cm di diametro, rotolarle nel pan grattato e friggerle in olio. Asciugare e servire con la crema di finocchio.

martedì 9 novembre 2010

SCHIACCIATINE MANTOVANE


Mettete un venerdì pomeriggio senza niente da fare, ma con una gran voglia di pasticciare. Mettete che improvvisamente mi viene fame, famissima, e una gran voglia di salato. Apro Blogger e trovo Paola che pubblica questo post. Mi invoglia, decisamente. Poi gira gira mi imbatto in Virginia, che pubblica questo post. E' stata fatta! Mollo il computer e mi fiondo in cucina! Copio gli ingredienti e via a produrre!

Ingredienti:
500 gr di farina 00
250 ml di acqua
15 gr di lievito di birra
150 gr di strutto
15 gr di sale
30 gr di olio evo

Procedimento:
Ho impastato con il ken, ma da Virginia trovate il procedimento per farle a mano. Io ho seguito il mio solito metodo di introduzione degli ingredienti: farina, lievito, acqua, faccio incordare, poi i grassi (solo lo strutto in questo caso, che l'olio serve per la finitura) e infine il sale. Se l'impasto risultasse appiccicoso sbatterlo brevemente e si asciugherà, non inserite ulteriore farina. Ricavate delle palline di circa 40/50 gr, e lasciatele lievitare coperte per un quarto d'ora. Passato questo tempo stendetele con il matterello in rettangolini di circa 4 mm di spessore. Fate delle piccole cavità facendo delle pressioni col dito. Spennellatele con l'olio e date altri 15 minuti di riposo. Nel frattempo scaldate il forno a 190° modalità ventilato, e a lievitazione terminata cuocete fino a doratura. Serviranno circa 15 minuti. Attenzione che danno dipendenza!

domenica 7 novembre 2010

ARROSTO DI VITELLO PROSCIUTTO E PATATE


La foto è orrenda lo so, ma mi sono ricordata di farla all'ultimo, e ormai era impiattato senza badare al come. Inoltre c'era poca luce.. insomma, questo è! Ma era buono, e adesso vi dico come l'ho fatto!

Ingredienti:
700 gr di polpa di vitello
1 etto scarso di prosciutto cotto
1 patata media già lessata
un piccolo pezzo di fontina
olio evo qb
circa 200/250 ml di brodo vegetale

Procedimento:
L'ho fatto molto espresso per quanto riguarda la preparazione, ma di cottura lenta. Aperto a libro il pezzo di polpa, l'ho foderato di prosciutto e ho schiacciato sopra la patata. Aggiunto qualche scaglietta di fontina, per non farlo asciugare troppo, un giro d'olio, e l'ho arrotolato bene. Chiuso e passato in forno avvolto da carta forno, 200° per un'oretta abbondante, anche 1 ora e mezza. All'occorrenza bagnate con il brodo caldo. E' piaciuto a tutti (per quanto fosse impresentabile!!). Provatelo! Potete farlo la mattina, farlo raffreddare, affettare da freddo (per una migliore precisione) e scaldare all'occorrenza. Trucchetto per essere libere quando ci sono ospiti!

sabato 6 novembre 2010

LA STAFFETTA DELL'AMICIZIA


Prendo la staffetta da Zebra e pubblico le mie risposte. Non la girerò poi a nessuno per evitare di costringere una persona a pubblicare una cosa che non vuole, e per evitare di rimanerci male io, nel caso non venisse portata avanti! Chi vuole però ovviamente se la può prendere e inoltrare! Buona lettura e buon inoltro se vorrete!

1- quando da piccoli vi domandavano cosa volevate fare da grandi cosa rispondevate?
Beh, la primissima cosa è stata la veterinaria

2- quali erano i vostri cartoni animati preferiti?
Guardavo Creamy, Memole, i Puffi, gli Snorkies, le Cherry Merry Muffin, i Popples, gli Orsetti del cuore, David Gnomo, Esplorando il corpo umano, Georgie.. insomma un pò tutti quelli che andavano di moda ormai 20 o 25 anni fa!

3-quali erano i vostri giochi preferiti?
Sono impazzita per Gira la Moda, avevo i Lego, e una montagna di Barbie e mille vestititini (ma un solo Ken!), e il camper e la piscina per portarli in giro.. Poi è arrivata la Baby Mia e il mondo è cambiato. Anche se ricordo di aver avuto la fissa per la pesca dei pesciolini (quella cosa con le canne da pesca calamitate) e di averlo chiesto in regalo anche in età decisamente avanzata..

4-qual’è stato il più bel vostro compleanno e perchè?
Non so se è il più bello ma ha decisamente segnato la svolta, è stato il 16°, il primo che ho festeggiato di sera fuori casa (si ok in oratorio, a 200mt da casa eh?!) però c'era il mio primo morosino, un sacco di amici, e avevo pure chiamato un amico dj che mi aveva accompagnata a casa in macchina, trooooppo una figata! Robe da grandi! Adesso penso però che il più particolare sarà il prossimo.. se non altro per le occhiaie che mi daranno le poppate notturne! :-)

5-quali sono le cose che volevate assolutamente fare e non avete ancora fatto?
Buttarmi col paracadute in tandem (ero pure andata al campo ma poi non ho avuto il coraggio), Bunjee Jumping (questo l'avrei fatto ma ero ancora sotto la giurisdizione dei miei e mammà non voleva), andare a Disneyland e boh! Sono piuttosto vulcanica, ogni tanto ho delle idee "eccezionali" ma così tante che non tengo neanche più il conto.. :-)

6-quale è stata la vostra prima passione sportiva e non?
Da piccola giocavo con dei nastri home-made, facevo la star di ginnastica ritmica.. Poi volevo iniziare i corsi ma mi vergognavo del costumino aderente (eh, ho sempre avuto dei bei prosciuttoni..). Poi santa Lucia mi ha portato i Gioca-gioca.. i miei primi pattini. E' stata fatta.. ho iniziato pattinaggio artistico, 8 anni d'amore e passione da cui non sono ancora uscita. Una passione così forte che ho superato l'ansia da costumino striminzito.. Sono 11 anni che ho smesso ma quasi piango ancora quando vado a vedere le gare delle mie amiche. Non ne uscirò più!!!!!

7-quale è stato il vostro primo idolo musicale?
Il primo primo non so.. a 9 anni sono andata con i miei ad un concerto dei Pooh (non per scelta mia eh?) ma poi mi sono invasata di brutto. Per compensare poco dopo sono andata ad un concerto del Vasco... Vabbè ora mi piacciono molto entrambi! Ma la prima vera malattia è stata per i Take That!

8- qual’è stata la cosa più bella chiesta (ed eventualmente ricevuta) a Babbo Natale, Gesù Bambino, Santa Lucia?
Ah, per la Baby Mia so che ho rotto parecchio le scatole, ma anche i pesciolini calamitati, come dicevo, sono stati molto graditi! Non so, in genere noi facciamo una lista (tutt'ora, genitori compresi!) con i regali che gradiremmo, in modo da non far scervellare Babbo Natale, così lui è contento, e noi riceveremo sempre cose gradite. Quindi va sempre bene tutto! (PS: Zebra quel cavallo è fantastico, infatti l'ho regalato a mia nipote appena ne ho avuto l'occasione!)

venerdì 5 novembre 2010

ROTOLO VERDE ZUCCA E SALSICCIA


Ecco un piatto che mi ha colpito dal primo assaggio, buonissimo, liberamente rivisto da un'idea (splendida) di Gianfranco! Ed ecco un'altra ricettina zuccosa, come vi avevo promesso!!

Ingredienti:
Per la pasta:
1 uovo
150 gr di spinaci
farina qb per fare un panetto sodo (circa 250 gr)
Per la farcia:
300 gr di zucca pesata pulita e cruda
200 g di robiola
1 salamella
150 gr di lonza di maiale
60 gr di trito aromatico (sedano carota e cipolla)
2 uova
80 gr di grana
Brodo vegetale qb
Olio evo qb
Un bicchiere di vino bianco
pane grattugiato se serve
Per la vellutata al grana:
25 gr di farina
25 gr di burro
500 ml di brodo vegetale
una bella manciata di grana grattugiato

Procedimento:
Anche se sembrano tanti ingredienti vi assicuro che è di facile relizzazione e di ottimo sapore, ha fatto il bis anche chi non ama il dolciastro della zucca perchè con la salamella acquista carattere! Iniziamo dalla pasta, che come dicevo qui, si può fare sia con spinaci freschi che surgelati. Io uso sempre quelli surgelati, e così ho fatto anche qui. Preparato il panetto, impellicolarlo e lasciarlo riposare. Nel frattempo preparare la farcia: Rosolare il trito aromatico in un filo d'olio evo, unire le due carni, che io mi sono fatta macinare insieme dal macellaio, e sgranarla. Appena è rosolata, sfumarla con il vino bianco, e quando sarà evaporato unire la zucca a piccoli cubetti. Aggiungere poco brodo e portare a cottura coperto. Alla fine aprire e lasciar asciugare. Far intiepidire e aggiungere la robiola, le uova, il grana, e se necessario il pane grattugiato. Riprendere la pasta e stenderla in un rettangolo il più regolare possibile. Spalmare la farcia lasciando libero un centimetro di bordo, arrotolare e saldare la giuntura bagnando la pasta. Per facilitare l'operazione ho steso la pasta su un foglio di carta forno, e il rotolo finito l'ho lasciato nella stessa carta, in modo da proteggerlo durante la cottura. Lessarlo quindi in abbondante acqua salata (vista la forma ho usato una pescera, è delicato e bisogna che rimanga steso!). Dopo circa 30/35 minuti di bollitura va scolato e lasciato raffreddare. Nel mio caso si era infilata dell'acqua nelle pieghe della carta, quindi fate attenzione che sia scolato perfettamente! Mentre raffredda si può preparare la vellutata, che non è altro che una besciamella fatta con il brodo anzichè con il latte. Il procedimento qui. L'ho lasciata lenta, utilizzando il doppio del liquido, e a cottura ultimata ho aggiunto il grana. Affettare quindi il rotolo, facendo delle fette alte circa 1cm che disporrete su una teglia velata di vellutata. Coprire con qualche altra cucchiaiata di vellutata e gratinare brevemente in forno a 200°. Servire ben caldo. Buono!!!

mercoledì 3 novembre 2010

TORTA PERE E CIOCCOLATO

Un dolce che volevo provare da tempo, e un pacco di amaretti da far fuori prima che giungesse a scadenza.. si fa!

Ingredienti:
100 gr di zucchero
100 gr di amaretti
200 gr di cioccolato fondente (io un 50%)
4 uova
1/2 busta di lievito
200 gr di farina
1 lattina di pere sciroppate (ma anche 2..)
170 gr di burro

Procedimento:
Fondere il cioccolato a bagnomaria, e una volta fuso versarci dentro 100 gr di burro già a temperatura ambiente, che si scioglierà a contatto con il calore del cioccolato. Amalgamare. Sbattere i tuorli con metà zucchero e unire 70 gr di burro fuso lasciato intiepidire. Incorporare il composto di cioccolato, gli amaretti tritati, e la farina setacciata con il lievito. Ammorbidire poi con i bianchi montati con il restante zucchero. Imburrare e infarinare una tortiera di 24cm. Versare l'impasto e decorare con le pere tagliate a spicchietti. Cuocere a 180° per 40 minuti, o comunque finchè lo stecchino esce asciutto. Una buona cottura sosterrà le pere. Far raffreddare e sformare. E' stato un esperimento ben riuscito, ma a gusto personale avrei messo più pere, diciamo che si poteva cubettare un'altra lattina e metterla a metà tortiera (metà impasto, pere a cubetti asciugate e infarinate, metà impasto, e pere a spicchi per decorare), ma questo lo sperimenterò la prossima volta! Forse così facendo si evita un pò che sprofondino le pere in superficie..

Ecco la fetta della torta, davvero molto molto buona!!